Ci eravamo già occupati tempo fa della proposta, avanzata dal geologo Francesco La Vigna, di realizzare una cabinovia fra Monte Mario, piazzale Clodio e il ponte della Musica, e, a dicembre dell’anno scorso, avevamo visto che tale idea era entrata nel Piano Urbano Mobilità Sostenibile (Pums) in via di approvazione da parte della Giunta capitolina. Pochi giorni fa, invece, il Dipartimento Mobilità e Trasporti ha presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la proposta di finanziamento di sei progetti di fattibilità tecnico-economica individuati nell’ambito del PUMS, per un importo totale di 3,8 milioni di euro destinati a Roma Capitale: si tratta di nuove linee tramviarie fra via Barletta e piazzale Clodio, tra viale Angelico e l’Auditorium, fra piazza Mancini e la stazione Vigna Clara, del prolungamento della Roma-Giardinetti fino a Tor Vergata, della metrotramvia Anagnina-Torre Angela e del prolungamento della tranvia Tiburtina fino a Ponte Mammolo.
Vi è poi un elenco di progetti da finanziare con eventuali risparmi o integrazioni del Fondo ministeriale, e tra questi vi è proprio la funivia di Monte Mario, oltre al collegamento tra Fidene e l’ospedale Sant’Andrea, al nodo di scambio Libia-Nomentana Fl e alla tranvia Marconi-Subaugusta. Per ora, comunque, si tratterebbe solamente di un eventuale finanziamento del progetto, e una sua realizzazione non sarebbe vicina, ma, per essa, bisognerebbe attendere il superamento di vari passaggi burocratici. La Vigna ha spiegato che l’idea della cabinovia gli è venuta in mente notando che, tra la zona residenziale di Monte Mario e piazzale Clodio, dove vi è il tribunale e i numerosi uffici in cui magari lavorano proprio quanti abitano a Monte Mario, vi è un notevole dislivello, ma, in realtà, la distanza, in linea d’aria, sarebbe di poche centinaia di metri, però non esiste un collegamento diretto con i mezzi pubblici, ma occorre prendere almeno due autobus e impiegare, quando va bene, una quarantina di minuti.
La cabinovia, invece, collegherebbe Monte Mario e piazzale Clodio in pochi minuti, e raggiungerebbe, poi, un altro luogo di una certa rilevanza, ma che al momento non è ben collegato, come il Ponte della Musica. Qualora, poi, si riesca finalmente a prolungare la metro C fino a piazzale Clodio, la funivia di Monte Mario andrebbe a connettersi anche con essa, anzi, dato che il capolinea della metro non sarebbe proprio in tale piazzale, ma poco distante, andrebbe a collegare quest’ultimo e la metro, e andrebbe ad intrecciarsi anche con alcune delle linee di tram che verranno progettate e che passeranno proprio da piazzale Clodio. Per La Vigna, il fatto che la sua proposta, a suo tempo, si era classificata decima fra le oltre 1900 presenti sul sito del PUMS significa che, in realtà, molti la ritengono una buona soluzione per collegare questi due punti, e ha ricordato come, a dire il vero, non è un’idea nuova, perché già ci si era pensato altre volte in precedenza.
Anche l’associazione di cittadini e imprese Balduina’S ha sempre appoggiato la proposta della cabinovia, indipendentemente dal colore politico delle varie giunte, mentre su Facebook alcuni, che forse non conoscevano bene il progetto, l’avevano accolto con commenti sarcastici, che La Vigna ha raccolto in un album e proporrà di stampare sulle cabine. Egli ha comunque sottolineato che, con la cabinovia, anche i turisti potranno scoprire il panorama di tutta Roma che si gode da Monte Mario, che sarà così ben collegato con il resto della città. Poiché il parco di Monte Mario, che verrebbe attraversato dalla funivia, è tutelato dall’Ente Roma Natura, vi è tuttavia il rischio che questo opponga un veto alla sua realizzazione, anche se, comunque, essa avrebbe un impatto ambientale assai scarso.