Nel nostro quartiere avviene purtroppo abbastanza spesso che si formino delle voragini nell’asfalto delle strade, che ne comportano, poi, magari, la chiusura per diversi giorni. E’ toccato di recente, ad esempio, a via Romeo Rodriguez Pereira, dove, la sera di giovedì 31 ottobre, alcuni operai che stavano effettuando dei lavori hanno rinvenuto una cavità sotto il manto stradale all’incrocio con via Andrea Baldi e via Emilio Cirino e hanno quindi allertato i vigili del fuoco e l’Acea. La strada risulta pertanto chiusa fra largo Damiano Chiesa e largo Maccagno, con ripercussioni sul traffico. Via Pereira era stata inoltre già chiusa per circa un mese fra fine marzo e aprile 2018, sempre per una voragine sotterranea, ma all’altezza di Largo Maccagno.
Sui social, però, è emerso anche un altro particolare: una negoziante ha infatti raccontato che, da luglio, gli esercizi commerciali su quella via, ad ogni pioggia, si allagavano di escrementi provenienti dai wc, e i titolari dei negozi avrebbero segnalato tale situazione ai pompieri, al Municipio e ai carabinieri, che però avrebbero risposto loro che era una questione tra privati, o che comunque non era di loro competenza, mentre Acea avrebbe individuato la causa, ma, anche li, se ne sarebbero dovuti interessare i privati.
Via Livio Andronico, invece, rimasta chiusa per venti mesi e mezzo dopo il crollo avvenuto il 14 febbraio 2018, è stata finalmente riaperta nel pomeriggio di mercoledì 30, tuttavia, proprio nel tratto crollato, è da alcuni giorni senza illuminazione, come pure parte di via Lattanzio e via Vegezio, e le alberature lì preesistenti non sono state del tutto ripristinate, forse anche a causa dei balconi dell’edificio adiacente in costruzione nel cantiere di via Lattanzio, che andrebbero in parte a sporgere sulla strada. E’ da giugno, invece, che via Quintiliano è in parte chiusa, quasi all’angolo con via Cornelio Nepote, a causa di alcuni rami non rimossi. Da alcuni mesi, poi, vi è una perdita d’acqua su via della Balduina, quasi all’incrocio con via Friggeri.
Nel complesso, dunque, le strade della nostra zona non versano certo in buone condizioni, e vi si aprono spesso voragini più o meno grandi, principalmente perché la rete idraulica e fognaria, come il quartiere stesso, è stata realizzata più di mezzo secolo fa, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ed è pertanto piuttosto vecchia, con condutture che tendono a rompersi spesso e poche caditoie, che non riescono ad assorbire bene le acque meteoriche. Una volta richiuse queste buche, poi, l’asfalto viene spesso rimesso con dei rattoppi piuttosto precari, a seguito di lavori che talvolta appaiono interminabili. Carlo Maria Breschi, presidente dell’associazione di cittadini e imprese Balduina’S, ha annunciato che questa ha aperto un filo diretto con le istituzioni per eventuali segnalazioni o esposti riguardanti lo stato delle strade, per i quali si può scrivere a apsbalduinas@gmail.com.