Si è tenuta martedì 23 alle 15 a via Livio Andronico la Commissione Lavori Pubblici del Municipio XIV per verificare la situazione dei lavori propedeutici alla riapertura del tratto di strada franato un anno e mezzo fa. Erano presenti alla riunione alcuni funzionari di Acea, dell’Ufficio Tecnico del Municipio e della Polizia Locale, il direttore dei lavori della società Ecolattanzio, ingegner Eugenio Gabriele, e diversi consiglieri municipali, soprattutto dell’opposizione. L’Acea ha reso noto di aver concluso i lavori, rifacendo anche i marciapiedi, e di aver pertanto riconsegnato, proprio martedì, la via al Municipio, ed è stato quindi chiesto a tale azienda di provvedere anche a ripiantare gli alberi ai lati della strada, collocandoli laddove erano in precedenza, e di realizzare gli scivoli sui marciapiedi in corrispondenza degli attraversamenti pedonali.
E’ stato comunque annunciato che via Andronico, ora, potrebbe essere riaperta a breve, forse già dalla fine della prossima settimana, anche se inizialmente sarà presente solo la segnaletica verticale, mentre, per il ripristino anche di quella orizzontale, occorrerà attendere la riunione che si dovrebbe tenere la prossima settimana fra l’Ufficio Tecnico del Municipio, Polizia Locale, Ama e Atac e di cui sarà informato il Dipartimento Mobilità per riattivare il percorso dell’autobus 990 come era prima del crollo, quindi facendolo transitare per via Andronico e via Lattanzio. La strada sarà riaperta a doppio senso di marcia, ma la sosta sarà ora consentita solo sul lato “a scendere“, adiacente al nuovo edificio, mentre prima si poteva parcheggiare su entrambi i lati. Prima della riapertura della via, dovrà inoltre essere realizzata una struttura a protezione del cantiere delle palazzine, che l’ingegner Gabriele ha assicurato che verrà installata quanto prima.
Il presidente del Comitato Crollo alla Balduina Giancarlo De Caprariis, intervistato da “Romatoday”, ha però osservato: “La strada verrà riaperta sulla base della dichiarazione che ha fatto EcoLattanzio sulla sicurezza della struttura che ha realizzato quando sappiamo che le indagini si sono concluse e i consulenti della procura hanno detto che quella ditta ha depositato un progetto strutturale non idoneo“. Lo stesso De Caprariis, lunedì 23, aveva scritto al Municipio per far presente “il mancato invito del Comitato“ alla Commissione Lavori Pubblici di ieri, sostenendo che esso “viene inteso quale segno di evidente mancanza di rispetto verso i cittadini e i residenti del quartiere” e “conferma l’assenza di attenzione da sempre lamentata e imputata agli Uffici di Roma Capitale”, nonché “una chiara volontà di non dialogare con i cittadini”.
Fra i residenti, qualcuno ha chiesto di verificare che tutti gli alberi siano nuovamente ripiantati dove erano prima, qualcun altro di controllare che i marciapiedi siano stati realizzati “a regola d’arte” e che magari si provveda a riasfaltare in maniera uniforme anche poco più avanti. Si è infine brevemente accennato alla questione dei piani in più che sono poi stati posti sotto sequestro a metà agosto con l’annullamento della Scia: per l’ingegner Gabriele, non è un vero e proprio aumento di cubatura, ma una diversa distribuzione di questa dal piano terra all’attico, ma, chiaramente, i residenti sono di tutt’altra opinione.
