E’ un vero e proprio giallo quanto accaduto la sera di giovedì 30 su via Cesare De Fabritiis. Qui, infatti, poco prima delle 21, un’Opel “Astra” nera ha investito più volte una donna di settant’anni, schiacciandola contro la serranda di un garage per poi fare retromarcia, colpirla di nuovo e quindi fuggire a tutta velocità fino alla fine della strada, chiusa da una sbarra all’altezza di via di valle Aurelia, dove l’auto è stata data alle fiamme. Dal telaio si è comunque potuto ricostruire che la vettura sarebbe stata rubata a marzo in zona Garbatella: La donna, invece, è stata portata al policlinico Gemelli, dove è ricoverata con un trauma cranico e fratture alle gambe e al bacino, per le quali è stata anche operata, ma non è in pericolo di vita.
Ancora sotto choc, non è però riuscita a fornire molti particolari ai carabinieri della compagnia Trionfale, che indagano sulla vicenda, spiegando semplicemente di non aver mai ricevuto minacce e di aver visto, giovedì sera, solo un’auto che le veniva addosso. I militari, al momento, non escludono nessuna ipotesi, dal tentato omicidio alla rapina all’incidente, anche se quest’ultimo sembra poco probabile, dato che l’auto era rubata ed è stata poi incendiata, come si usa negli ambienti criminali. La strada dell’investimento, stretta e a fondo cieco, rende però difficile fuggire, il che renderebbe meno probabile che si sia trattato di un atto premeditato.
Secondo alcuni testimoni, comunque, a bordo dell’auto vi sarebbero state almeno due persone, che avrebbero acceso i fari dopo aver visto la donna, per poi mettere in moto e puntare di proposito contro di lei, cercando di investirla più volte. La donna è titolare di una società immobiliare, e si stava recando a trovare la figlia, trasferitasi da poco a via De Fabritiis. I carabinieri hanno già sentito i familiari e alcuni conoscenti, e, al momento, sembra da escludere che ella avesse dei “nemici” che volessero vendicarsi di qualcosa. Altri elementi potrebbero però giungere dalla carcassa dell’Opel “Astra”, su cui i vigili del fuoco non avrebbero trovato indizi di rilievo, e pertanto, su di essa, indagheranno ora anche i Ris.