Un’enorme frana si è sviluppata nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17,30, su via Livio Andronico, proprio accanto al cantiere dell’ex Istituto Santa Maria degli Angeli, dove la strada è precipitata verso la voragine del cantiere, profonda quasi dieci metri, “inghiottendo” almeno cinque o sei auto parcheggiate. Non vi sono, per fortuna, feriti. Sul posto è intervenuta la polizia municipale, la polizia di Stato, i vigili del fuoco e un’ambulanza, e la strada è stata transennata e chiusa anche al transito dei pedoni tra Largo Lucio Apuleio e via Lattanzio, assieme a parte di via Lattanzio, per timore di ulteriori crolli.
Mentre mi trovavo sul luogo, in effetti, un’automobile parcheggiata “in bilico” sulla voragine è sprofondata all’interno di essa. Per effettuare verifiche sulla stabilità sono stati evacuati due palazzi, in cui risiederebbero una ventina di famiglie (tra le 50 e le 60 persone), ed è stata tolta l’acqua a diversi edifici della zona. Paura fra i residenti ed i negozianti della via, alcuni dei quali hanno detto che al momento del crollo “sembrava un terremoto“. Molti, ora, puntano il dito sul cantiere dell’ex Istituto Santa Maria degli Angeli, sostenendo che si è scavato troppo in un terreno che non lo consente, ed in presenza di acqua.
Proprio in quel punto, nelle scorse settimane, si erano verificati degli allagamenti, e i residenti avevano segnalato anche vibrazioni, crepe nel terreno ed alberi spostati. Sul posto sono arrivati pure i tecnici dell’Acea, con tanto di autobotti, una squadra dell’Italgas e la Protezione Civile. La sindaca di Roma Virginia Raggi, recatasi sul luogo, ha dichiarato: “La prima cosa che faremo è accertare le responsabilità”, precisando che “l’area è sotto sequestro della magistratura”. La procura di Roma ha infatti aperto un fascicolo d’indagine. Quanto agli inquilini degli edifici evacuati, la sindaca ha assicurato che, se questi non risulteranno agibili, “è già stato attivato il protocollo degli hotel solidali”.