Abbiamo parlato più volte del parco ciclopedonale Monte Ciocci-Monte Mario, risorsa preziosa per il nostro quartiere e per la zona di Monte Mario, ma che, purtroppo, non sembra sufficientemente valorizzato dalle istituzioni competenti, e che quindi versa spesso nell’incuria e nel degrado, o rischia di essere deturpato da qualche vandalo. In questi giorni, infatti, è stata distrutta la targa dedicata ad Angelina Merlin, che giace a terra in pezzi, nel tratto di parco a lei dedicato, dopo la stazione Gemelli, ed è stato pure divelto il pannello che racconta le gesta della senatrice, anch’esso a terra. La pista ciclopedonale, a ottobre 2015, era stata infatti intitolata a sette donne che fecero parte dell’Assemblea Costituente, ossia Bianca Bianchi, Maria Maddalena Rossi, Teresa Noce, Laura Bianchini, Rita Montagnana, Angelina Merlin, appunto, ed Elettra Pollastrini.
Angelina Merlin, detta Lina, fu una politica, insegnante e partigiana, membro dell’Assemblea Costituente e prima donna ad essere eletta al Senato, tra le fila del Psi, ed è nota soprattutto per la legge con cui, in Italia, venne abolita la prostituzione legalizzata e che portò alla fine delle “case chiuse”, la legge Merlin, appunto, del 1958. Il consigliere municipale del Pd Julian Gareth Colabello ha annunciato che chiederà “l’immediato ripristino della targa“, ed ha spiegato che “è già capitato che altre targhe della pista venissero imbrattate o smontate”. Non molto lontano dalla targa ridotta in frantumi, invece, nel tratto fra la stazione di Balduina e quella di Gemelli, vi è una fontanella che si direbbe sia stata anch’essa oggetto di vandalismo, in quanto sradicata e a terra ormai da alcuni mesi.
Va detto però che le condizioni del parco ciclopedonale in termini di pulizia sembrano migliori rispetto a quanto denunciavamo un mese fa, e l’illuminazione nel tratto fra le stazioni di Balduina e quella di Appiano è stata ripristinata. Sembra comunque necessario, oltre ad una maggiore attenzione verso la pista da parte delle amministrazioni competenti, anche un maggiore controllo della stessa, eventualmente con la chiusura nelle ore notturne, come, del resto, è stato fatto per alcuni mesi dopo la sua inaugurazione, per rendere la vita più difficile ai vandali, così come anche ai gruppi di ragazzi che talvolta vi si ritrovano schiamazzando fino a tarda sera, come lamentato da quanti vi abitano accanto.