I Luoghi

Parco di Monte Ciocci

Monte Ciocci: un’area verde che si estende fra la Balduina e Valle Aurelia, formando una specie di collina da cui si gode un panorama eccezionale su quasi tutta Roma, ed in particolare sulla Basilica di San Pietro, non molto distante.

Parco di Monte Ciocci 9 Settembre 2017Lascia un commento

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Il Parco di Monte Ciocci è un’area verde che si estende fra la Balduina e Valle Aurelia, formando una specie di collina da cui si gode un panorama eccezionale su quasi tutta Roma, ed in particolare sulla Basilica di San Pietro, non molto distante.
Il parco si trova proprio alla fine di via Lucio Apuleio, ed è possibile accedervi anche da via Domizia Lucilla e, dal lato di Valle Aurelia, da via Anastasio II, salendo per una ripida scalinata o per un tortuoso sentiero, oltre che dal Parco Ciclopedonale Monte Mario-Monte Ciocci, che termina proprio là. Il nome deriverebbe dal “casal Ciocci”, costruito forse da Baldassarre Peruzzi nel Cinquecento per l’amico Blosio Palladio (pseudonimo di Biagio Pallai) e donato, verso la metà dell’Ottocento, da papa Pio IX all’architetto pontificio Francesco Ciocci. La progettazione paesaggistica del parco è stata curata dagli architetti M. Antonini, S. Ferretti e S. Quilici, mentre quella del parco giochi e degli arredi si deve all’architetto R. Liorni, anche se il progetto esecutivo subì qualche modifica rispetto al progetto definitivo. I lavori iniziarono nel 2009 e terminarono, con alcune ulteriori varianti, nel luglio 2013, quando poi il parco è stato aperto al pubblico. Il 31 marzo 2016 il Consiglio Regionale del Lazio ha votato all’unanimità a favore dell’inclusione del Parco di Monte Ciocci nella Riserva Naturale di Monte Mario.

Nella zona di Monte Ciocci, negli anni Sessanta, si era sviluppato un piccolo nucleo di baracche abitate anche dagli operai che lavoravano nei cantieri di via Baldo degli Ubaldi, al punto che Ettore Scola, nel 1976, volle girare qui il suo celebre film “Brutti, sporchi e cattivi” con Nino Manfredi. Alcune costruzioni abusive sono rimaste nella parte alta del parco, mentre altri insediamenti si vengono a formare e vengono di tanto in tanto sgomberati sul lato verso via Anastasio II e la ferrovia Roma San Pietro-Viterbo.

Nel versante sud-orientale del parco si trovano invece due vecchie “casematte” della Batteria III Villa Bini, facenti parte della Cinta Fortificata del Campo Trincerato di Roma e realizzate tra il 1886 e il 1905, che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, furono anche adoperate come alloggi di fortuna dagli sfollati. Purtroppo, però, nonostante il parco sia stato inaugurato abbastanza di recente, esso sembra già versare in una condizione di degrado, a cominciare dall’area giochi per bambini, che sembra semi-abbandonata, tra erba alta e sporcizia, in mezzo alla quale sorge una piccola costruzione, in origine pensata forse come punto ristoro, ma che è ora fatiscente e ridotta ad un immondezzaio, ma cartacce e rifiuti si possono trovare quasi in ogni angolo del parco, così come sommersa dalle erbacce appare la scalinata che conduce a via Anastasio II. Quest’estate si sono verificati inoltre due incendi, a metà luglio e verso fine agosto, che hanno ridotto in cenere una vasta superficie verde. L’area, infatti, di notte rimane aperta, e il fatto che vi possa entrare chiunque a qualsiasi ora, se da una parte ne aumenta la fruibilità, dall’altra può apportare problemi di sicurezza o di vandalismo.

 

Fonte foto: link

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *