Abbiamo visto già altre volte come anche alla Balduina, come un pò in tutta Roma, periodicamente, la situazione dei rifiuti tenda a diventare un’emergenza, con cumuli di immondizia che si vanno formando accanto ai cassonetti, invadendo i marciapiedi. Ne avevamo parlato l’ultima volta tra fine aprile e inizio maggio, ma successivamente, nel periodo estivo, la situazione era tornata, per fortuna, sotto controllo, e non si era quindi verificata l’emergenza sanitaria che si era, in parte, paventata con le temperature più calde. Da un paio di settimane a questa parte, però, si direbbe, nuovamente, che non vi sia cassonetto che non abbia vicino a sé il suo bel mucchio di rifiuti, che talvolta arriva ad occupare quasi tutto il marciapiede, e, anche se l’estate è ormai finita e i rischi sanitari sono forse minori, è comunque uno spettacolo spesso indecente, che riguarda anche le principali strade del quartiere, come via Pereira, via De Carolis e via della Balduina.
I residenti iniziano ad essere esasperati di tale situazione e a lamentarsene anche nei gruppi e nelle pagine Facebook della zona, dove però qualcuno suggerisce pure di fare delle segnalazioni all’Ama. In effetti, negli ultimi tre o quattro giorni, sono stati talvolta visti gli operatori della municipalizzata che ripulivano qualche cassonetto dai cumuli di immondizia che prima lo attorniavano, con grande sollievo dei cittadini, ma nella maggior parte dei casi si è ancora ad un livello insostenibile di rifiuti vicino ai secchioni e sui marciapiedi, e anche quando questi sono stati portati via tendono subito a riformarsi. Il Municipio XIV avrebbe chiesto ad Ama risposte ufficiali sulla situazione. L’opposizione, intanto, va all’attacco, sia della giunta municipale che di quella capitolina, entrambe pentastellate. Il consigliere municipale del Pd Julian Colabello, in un post su Facebook, ha dapprima affermato che con l’immondizia “siamo in emergenza”, e ha poi spiegato: “Il problema principale è che al Comune c’è un assessore al Bilancio che si chiama Lemetti” che “ha una filosofia spicciola per quanto riguarda le Municipalizzate: facciamole fallire e poi vediamo”.
Colabello ha quindi aggiunto: “Ma come si fa a far fallire un’azienda al 100% del Comune? Semplice basta non pagarla e/o scaricargli debiti fino a che non scoppia”, perciò, nel caso di Ama, questa “chiede 18 milioni per servizi cimiteriali già svolti e lui semplicemente non glieli riconosce. E pensa “bum”, ma “non ha calcolato che questa mossa impedisce l’approvazione del bilancio di AMA e senza bilancio di AMA niente bilancio del Comune“, per cui “AMA non è ancora fallita ma i lavoratori sono “vagamente” preoccupati e hanno indetto uno sciopero per fine mese e sono in stato di agitazione” e “a questo si aggiunge la cessazione del servizio di ritiro dei rifiuti degli esercizi commerciali senza che sia stato riaffidato immediatamente a qualcun altro. E quindi BUM lo sta facendo la città prima di AMA”.
Il dirigente romano di Fratelli d’Italia Federico Guidi ha invece rilanciato la raccolta di firme per far riaprire la sede AMA di zona, prima situata a via Nicolai (la cui chiusura, secondo molti, avrebbe rallentato il servizio di raccolta rifiuti) e la possibilità di inoltrare ricorsi alla commissione tributaria per chiedere la riduzione della tassa sui rifiuti TARI e TARSU, e ha anche annunciato: “Ci stiamo attrezzando con una squadra di legali disponibili a supportare i ricorsi sia singoli, che collettivi”.