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Ex Istituto Santa Maria degli Angeli, iniziata la demolizione: al suo posto sorgeranno tre palazzine

Un piccolo cartello esposto all'ingresso della struttura parla di "realizzazione di tre edifici, due a destinazione residenziale e uno a destinazione mista". Oggi una specie di benna ha iniziato a "sventrare" la vecchia scuola.

Ex Istituto Santa Maria degli Angeli, iniziata la demolizione: al suo posto sorgeranno tre palazzine 26 Ottobre 20171 Comment

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Mi ero già occupato in un precedente articolo dei lavori che si stanno eseguendo all‘ex istituto Santa Maria degli Angeli di via Lattanzio, ma, allora, avevo scritto che non si sapeva nulla di ufficiale, anche se si vociferava che lo scopo fosse la realizzazione di mini-appartamenti. Ebbene, tali indiscrezioni non sono, a quanto pare, lontane dalla realtà: da qualche giorno, infatti, è comparso un piccolo cartello all’ingresso della struttura che parla di “realizzazione di tre edifici, due a destinazione residenziale e uno a destinazione mista”, e spiega che la proprietà è del gruppo Ecolattanzio Srl, una società del gruppo Ecofim, e l’impresa esecutrice dei lavori è la Impresit Lavori Srl. Dunque, anche se non si sa se saranno “mini” o di tutte le taglie, comunque vi realizzeranno degli appartamenti, distribuiti su due palazzine, mentre rimane ancora un pò di mistero su quale possa essere l’utilizzo della terza palazzina, quella a destinazione “mista”, anche se l’ipotesi prevalente sembra essere che vi vengano costruiti negozi o supermercati.

Appare invece poco probabile quanto paventato inizialmente da alcuni esponenti municipali del centrodestra, ossia che al posto dell’ex istituto possa sorgere un centro di accoglienza. Intanto, oggi è iniziata la demolizione della scuola, che è stata come “sventrata” da una specie di benna, e durante la quale si è sollevata una gran quantità di polvere (in parte “dispersa” con dell’acqua), il che ha suscitato anche le proteste di alcuni dei residenti della strada. Sembra esserci comunque un certo riserbo sullo scopo dei lavori, dimostrato ad esempio dal fatto che, quando io stesso ho provato a chiedere qualcosa a quanti stavano lavorando all’interno dell’ex istituto, mi è stato risposto semplicemente che essi erano “per una società”, come dal fatto che il cartello è stato esposto a quasi due mesi dall’inizio degli stessi, cominciati un pò “in sordina” nel vuoto del quartiere ad agosto, e che si tratti di un cartello piccolo e che viene spesso coperto da alcuni teli che serviranno, probabilmente, in questa fase di demolizione.

Dal lato di via Livio Andronico, e in parte anche su via Lattanzio, è stato transennato il marciapiede ed istituito un divieto di sosta dal 23 ottobre al 6 novembre, e, personalmente, ho anche visto le scavatrici all’opera a tarda sera, sul lato di via Andronico, forse per non gravare sul traffico. Fra gli abitanti della Balduina prevale comunque il dispiacere per il fatto di veder scomparire per sempre un luogo a loro caro, dove magari hanno studiato loro o i loro figli o familiari, e, insieme ad essa, anche la chiesetta annessa, da tempo sconsacrata. Si spera, dunque, che, al suo posto, venga comunque realizzato qualcosa di utile per il quartiere, e non si tratti, invece, di un mero progetto di speculazione edilizia “intensiva“, con palazzi costruiti senza rispettare i canoni architettonici della zona, o andando a “sovraffollare” una via piccola ma discretamente trafficata e dove c’è già una certa scarsità di posti auto, oltre che di altri servizi.

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Un commento

  1. Ho fatto tutto il mio ciclo di elementari lì.
    E la Prima Comunione in una Chiesa Santa…me se ne va un ‘pezz’e ‘ccore’!

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