A quasi sei mesi dal crollo di via Andronico dello scorso 14 febbraio, ben poco sembra essere cambiato: la strada, infatti, nel tratto adiacente al crollo, rimane chiusa al traffico, e i condomini delle due palazzine evacuate a suo tempo, ai civici 16 e 24 della via, ancora non possono accedere con le auto ai loro garage, mentre la linea 990 dell’autobus non circola più per via Appiano, via Proba Petronia e via Andronico, lasciando letteralmente a piedi i residenti di questa parte del quartiere.
Non si sa se siano ancora iniziati gli attesi lavori di messa in sicurezza e rifacimento della strada, ma, mentre su via Lattanzio verso piazza Giovenale si è aperta un‘altra piccola “buca” nell’asfalto, che va a sommarsi a quella creatasi poco più su, proseguono a ritmo incalzante i lavori di costruzione delle tre palazzine, una delle quali, quella dalla parte opposta al tratto di strada crollato, già sembra essere a buon punto, e che appare molto più grande degli altri edifici della strada, estendendosi per un lato quasi il doppio dei palazzi dietro ad essa. Ciò, nonostante, come abbiamo visto, si sia appreso che, sotto il cantiere, vi è una falda acquifera.
Lunedì scorso, però, l’avvocato Giancarlo De Caprariis, presidente del Comitato Crollo al Balduina, è stato convocato dalla Procura di Roma, e qui gli è stato confermato che la parte di via Andronico non crollata “è stata sottratta al vincolo del sequestro probatorio dal giorno 18.4.2018″, ma vi è ancora un cartello “con il quale viene disposta la chiusura della predetta porzione di strada”, e quindi, “dato atto dell’illegittimità della persistenza del predetto cartello e della perdurante chiusura della predetta porzione di strada”, egli ha formulato “espressa istanza a Roma Capitale nella persona del sindaco” e “all’Ufficio Tecnico del XIV Municipio e Polizia Locale Gruppo XIV, affinché venga disposta l’immediata riapertura della sede stradale di via Livio Andronico resistita al crollo, ovvero che venga quanto meno consentito l’accesso ai passi carrai dei civici 16 e 24 della predetta via”.
Il consigliere Pd e presidente della Commissione municipale di Trasparenza Julian Colabello, invece, in un lungo post su Facebook, ha dapprima attaccato duramente su tale questione sia la giunta municipale che quella capitolina pentastellate, parlando di “una situazione vergognosa dove dalla Raggi a Campagna passando per tutti i loro assessori e scendiletto non hanno fatto neanche il minimo”, e ha quindi annunciato di aver “presentato due mozioni urgenti, una ovvia e un’altra eccezionale. Quella ovvia è deviare il 990 fino a Proba Petronia e a scendere su Appiano e Pereira cosi da superare almeno i dislivelli più forti della zona”, mentre “quella eccezionale chiede invece che la Raggi intervenga con un’ordinanza per bloccare i lavori privati finché non sarà ripristinata la strada e i servizi pubblici dopo il crollo”, poiché, ha spiegato, “sarebbe il caso di evitare che le palazzine siano ultimate e vendute prima che si sia chiarito per lo meno chi é che dovrà risarcire i danni ai residenti”. L’esponente dem, nel suo post, dava quindi appuntamento al consiglio municipale di oggi, dedicato, appunto, al crollo di via Andronico.
