Mentre via Livio Andronico, a quasi un anno e mezzo dal crollo, resta ancora chiusa e non si sa quando riaprirà, proseguono invece speditamente i lavori di costruzione delle tre palazzine nell’adiacente cantiere. Il Comitato Crollo alla Balduina, giovedì, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una nota inviata a Roma Capitale, alla sindaca di Roma, al dipartimento PAU, al Municipio XIV e alla presidenza dello stesso, al Gruppo Polizia Locale Monte Mario e alla Prefettura di Roma con la quale si chiedeva un “controllo urgente sull’esecuzione delle opere di edificazione del cantiere”. Si faceva infatti presente che erano arrivate al Comitato diverse segnalazioni, con le quali veniva “denunciata la sopraelevazione degli edifici in costruzione, con superamento e/o violazione delle altezze autorizzate e/o delle altezze consentite“, e sarebbe stata inoltre “documentata” la “predisposizione di telai ed armature per una probabile gettata di cemento per la realizzazione di un solaio e di alcuni balconi su una delle tre palazzine”.
Nella nota, il Comitato ricordava che “allo stato è in essere un provvedimento di diniego avverso la richiesta di sopraelevazione di un piano ulteriore”, e sosteneva che, essendo una delle palazzine ormai completate, occorre verificare se essa “sia stata realizzata in conformità al progetto asserito, ovvero se sia stato realizzato il piano ulteriore richiesto da Ecolattanzio con variante al permesso di costruire e ciò nonostante il provvedimento di diniego“, e bisogna inoltre “accertare che le attività in corso sulla palazzina in costruzione che affaccia su via Livio Andronico, siano anch’esse conformi al progetto asserito, scongiurando l’ipotesi che siano in atto attività prodromiche a sopraelevazioni non autorizzate, ovvero alla realizzazione di balconi non conformi e/o non previsti nel permesso a costruire“.
Alcuni giorni prima, il Comitato aveva reso noto che il dipartimento PAU di Roma capitale aveva messo a disposizione la documentazione riguardante la richiesta di Ecolattanzio di costruire un altro piano, e lo stesso dipartimento aveva ribadito che tale richiesta era stata rigettata. Quanto a via Andronico, da circa un mese, ormai, i lavori sono completamente fermi, e lo scorso 4 luglio Acea aveva presentato alla Commissione Lavori Pubblici e Mobilità del XIV Municipio una nota con la quale comunicava che, al momento, non era possibile iniziare le opere di ripristino della strada, non avendo ancora ricevuto dalla società Ecolattanzio la documentazione chiesta già a giugno.
Il 13 giugno, il Comitato Crollo alla Balduina aveva invece inviato una raccomandata al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma per chiedere “chiarimenti sulla situazione, sollecitando un intervento urgente di controllo e soprattutto di informazione in favore dei residenti del quartiere, anche in considerazione dell’imminente scadenza del termine di 18 mesi previsto per la conclusione delle indagini“.