Sembrano davvero non finire mai i problemi causati dal cantiere di via Lattanzio, già ben noto alle cronache per il crollo di via Livio Andronico dello scorso febbraio. Ieri, infatti, verso le 14, si è rotta una grande conduttura esterna, probabilmente di quelle, ancora provvisorie, che riforniscono le due palazzine che erano state evacuate dopo il crollo, ai civici 16 e 24, e quindi, all’angolo tra via Andronico e via Lattanzio, l‘acqua ha iniziato a zampillare copiosa, come una fontana o un geyser, per poi scendere giù per via Lattanzio e raggiungere piazza Giovenale, dove ha formato un piccolo laghetto all’angolo con tale strada. Sul posto è arrivata prima la polizia municipale, poi una squadra di pronto intervento dell’Acea, che si è messa all’opera per chiudere il tubo, e, nel giro di un’ora, la situazione sembrava essere tornata alla normalità, e non vi è stato nemmeno bisogno di chiudere l’acqua ai palazzi circostanti, come temuto dai residenti giunti sul posto, che commentavano l’accaduto con un misto di rassegnazione, ironia e sarcasmo.
Va inoltre ricordato che un fatto simile era già avvenuto a fine gennaio, neanche venti giorni prima del crollo di via Andronico, quando, sempre all’incrocio tra questa strada e via Lattanzio, aveva iniziato a zampillare l’acqua dai tombini, scendendo giù per via Lattanzio, ed era stato anche chiuso quel tratto di via Livio Andronico. Dovrebbero intanto iniziare proprio in questi giorni i lavori di ripristino della sede stradale di via Andronico, già aperta a senso unico lunedi scorso, ma anche tali opere arrecheranno non pochi disagi a quanti abitano li intorno. Il Comitato Crollo alla Balduina ha infatti pubblicato sulla sua pagina Facebook la risposta del Municipio all’istanza di accesso agli atti da esso presentata lo scorso 29 novembre e riguardante questi lavori, da cui si evince che essi saranno condotti principalmente da Acea Ato 2 e saranno distinti in diverse fasi.
La prima fase prevede lo scavo su via Lattanzio per l’allaccio alla fognatura e alla condotta idrica esistenti, con la chiusura di tale via per 7 giorni lavorativi ed accesso consentito solo ai residenti e agli addetti ai lavori del cantiere. Nella seconda fase verrà riaperta via Lattanzio e sarà effettuato uno scavo su via Andronico, nell’area delimitata dai new jersey, per la posa della condotta fognaria ed idrica tra il passo carrabile al numero 13 e l’incrocio con via Lattanzio, e tale fase durerà altri 45 giorni lavorativi. Sarà quindi chiusa al traffico via Andronico nel tratto compreso fra i civici 19 e 20, e sarà istituito il doppio senso di marcia fra il civico 20 e via Lattanzio, per uno scavo nell’area della via così delimitata, che dovrebbe durare dieci giorni lavorativi, e via Livio Andronico verrà poi chiusa a tratti per svolgere gli scavi trasversali degli allacci alle utenze idriche e fognarie, anche se sarà comunque garantito l’accesso alle proprietà private, tranne quella su cui si sta intervenendo, e ai mezzi di soccorso.
Quest’ultima fase dovrebbe durare 7 giorni lavorativi per ogni allaccio, quindi 28 giorni in tutto, e il termine del cantiere, per i lavori di Acea, è previsto per il 12 aprile 2019. Intanto, a un centinaio di metri dal famoso cantiere, su via Lattanzio, all’altezza dell’Hotel Tiberio, si è aperta, nel pomeriggio di giovedi, l’ennesima buca, fortunatamente di piccole dimensioni e al lato della strada, appena accanto al marciapiede, per cui non è stato necessario chiudere l’intera via, ma semplicemente transennarla su un lato per circa trenta metri (nel timore, forse, che essa si potesse allargare), in un punto in cui, comunque, era stato introdotto un divieto di sosta proprio per gli imminenti lavori.