E’ ormai passato un mese da quel pomeriggio del 14 febbraio in cui la tranquillità della Balduina è stata sconvolta dall’incredibile crollo di un tratto di via Livio Andronico, nel quale sette-otto automobili sono sprofondate nella voragine del cantiere dell’ex istituto Santa Maria degli Angeli, e che solo per un caso fortuito non si è trasformato in una tragedia, ma in quel quadrante del quartiere permangono ancora molti disagi per i residenti. Gli inquilini delle palazzine evacuate ai civici 16 e 24 di via Andronico sono infatti potuti rientrare a casa da una decina di giorni, e ora è stato loro ripristinato il servizio idrico e quello del gas, che in un primo momento non erano utilizzabili, ma mancherebbero ancora le linee telefoniche e quelle internet, e i veicoli parcheggiati nei cortili e nei garage del civico 16 sono ancora bloccati. La strada, inoltre, è stata riaperta al transito dei pedoni la scorsa settimana, ma rimane chiusa al traffico delle auto, il che comporta che la linea 990 dell’autobus non gira più per via Appiano, via Proba Petronia, via Andronico e via Lattanzio, e tutta quell’area, pertanto, non è più collegata dai mezzi pubblici.
I residenti intendono pertanto sollecitare il Municipio e gli enti competenti ad istituire un bus navetta che colleghi questa parte del quartiere a piazza Giovenale, una soluzione che già era stata elaborata durante il sit-in che si era svolto lo scorso 25 febbraio a largo Lucio Apuleio. Quanti abitano nei pressi di via Andronico si lamentano di nuovi rumori, e alcuni sono preoccupati per la presenza di crepe nel terreno del cantiere. Tra via Andronico e Largo Apuleio, inoltre, i tecnici Acea hanno lavorato per molti giorni, dopo le tante interruzioni del servizio idrico che si era verificate in quel quadrante, ma, dopo che è stata scavata una specie di “trincea”, che peraltro, ha reso inaccessibili per alcuni giorni i garage di alcuni edifici di Largo Apuleio, da qualche giorno tali lavori sembrano procedere a rilento.
I tempi per la completa riapertura di via Andronico si prospettano quindi molto lunghi, anche per via dell‘inchiesta giudiziaria sulla frana, che adesso vede nove persone indagate, ossia il responsabile dell‘Ecofim, la società che avrebbe dovuto costruire le tre palazzine, il proprietario del terreno, i titolari di alcune imprese che lavoravano in subappalto nel cantiere e due funzionari Acea. Il crollo si sarebbe verificato per la rottura di due condutture Acea, e la consulenza tecnica, affidata a due ingegneri e a un geologo, dovrà ora chiarire se essa sia avvenuta a causa dei lavori nel cantiere o perché i tubi erano usurati. Mancano poi i cassonetti su tutto quel tratto di strada, col risultato che quelli delle vie circostanti traboccano di immondizia (che si riversa anche a terra). Da un paio di settimane, inoltre, via Proba Petronia è al buio, in quanto i lampioni sono spenti su buona parte della strada, non lontano dalla voragine, anche se non è detto che sia dovuto a questa.
Intanto il Movimento 5 Stelle del XIV Municipio, tramite la sua capogruppo Francesca Giaracuni, ha fatto sapere di essere “favorevole sia a un Consiglio tematico su quanto avvenuto alla Balduina sia alla proposta di creare una commissione di indagine speciale che raccolga informazioni più utili e possibili a favore della cittadinanza”. La richiesta di un consiglio municipale sul crollo di via Andronico era stata avanzata dall’esponente di Fratelli d’Italia Federico Guidi, dal consigliere municipale di Fratelli d’Italia Mauro Ferri e dal consigliere municipale del Pd Julian Gareth Colabello nel sit-in che si era svolto a Largo Apuleio, mentre l’idea della commissione di indagine era stata portata avanti dal consigliere de La Destra-Lista Storace Massimiliano Pirandola.