Si direbbe sempre più che la Balduina stia sprofondando, viste le continue voragini che si stanno aprendo sulle sue strade, rendendone talora necessaria la chiusura. Dopo quella di una decina di giorni fa a via De Carolis, che per fortuna è stata richiusa in pochi giorni, anche se poi era spuntata un’altra piccola buca poco più su, ieri è stata la volta di via Cesio Basso, a Belsito, nella parte “alta” del quartiere, dove, a 50-60 metri dall’incrocio con via Teodosio Macrobio, si è aperta una voragine abbastanza ampia e profonda, che ha visto “sprofondare” anche parte del marciapiede. La polizia locale ha quindi chiuso la strada per un centinaio di metri, a partire da via Macrobio, e istituito il doppio senso di marcia per i residenti nel restante tratto di strada.
Alessandro Volpi, portavoce del Movimento 5 Stelle al Municipio XIV, ha scritto su Facebook che la voragine “è stata causata da una rottura di una tubatura idrica, l’acqua fuoriuscendo ha scavato nel sottosuolo provocando il cedimento del sottofondo stradale. Una squadra è già al lavoro per riparare la perdita e ripristinare nel più breve tempo possibile la situazione”. Alcuni residenti sarebbero infatti rimasti senz’acqua. Intanto, nei gruppi e nelle pagine Facebook del quartiere, molti utenti hanno espresso la loro preoccupazione per l’elevata frequenza con cui si stanno verificando queste buche, e alcuni ricordano che il quartiere, negli anni Cinquanta e Sessanta, sarebbe stato costruito sopra un fosso, il fosso della Balduina, appunto.
Del resto, anche adesso, come allora, la Balduina sembra essere nelle mire della speculazione edilizia, come abbiamo visto con il cantiere di via Lattanzio, dove, per la costruzione di ben tre palazzi là dove sorgeva l’istituto Santa Maria degli Angeli, è addirittura franata una parte di via Andronico, e in quella zona tuttora non mancano i problemi. Speriamo, allora, che questa ennesima “buca” venga richiusa quanto prima, ma anche che venga magari effettuato un accurato monitoraggio della situazione del suolo e del sottosuolo, in modo da limitare, per quanto possibile, questa formazione ormai continua di voragini sempre più profonde.
